PUGLIA – INCONTRO REGIONALE DEI DIRETTORI DIOCESANI UAC

    INCONTRO REGIONALE UAC in PUGLIA

      “fraternità…al futuro!”

I Direttori diocesani partecipanti all’incontro regionale

L’UAC regionale pugliese si è ritrovata “più giovane” e rinnovata in molti suoi quadri diocesani nell’incontro realizzato presso l’Oasi Santa Maria in Cassano delle Murge mercoledì 7 marzo u.s.

     Abbiamo accolto cinque nuovi Direttori Diocesani: don Vito Cassone della Diocesi di Conversano-Monopoli (classe 1986, ordinato l’8.9.2011) che subentra a don Beppe Recchia; don Michele Capodiferro della Diocesi di Altamura-Gravina che ha “ricevuto il testimone” da don Giacomo Fiore; don Giovanni De Nicolo della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo che, dopo alcuni anni di” vacatio”, seguiti alla morte di Mons. Tommaso Tridente, prende il suo posto; Don Giovanni Pistillo della Diocesi di S. Severo che sostituisce Mons. Domenico Niro e don Antonio Di Stefano della Diocesi di Lucera-Troia che prende il posto di don Gaetano Schiraldi.

     Nella mattinata ci ha unito innanzitutto la preghiera, fondamentale per gioire ogni giorno per il dono dell’Ordine Sacro e per “essere presbiteri secondo il cuore di Cristo”.

     Ha ispirato l’incontro il desiderio di vivere con rinnovata disponibilità l’ esperienza  personale e ministeriale all’interno del presbiterio. La carrellata degli interventi hanno sottolineato la volontà di promuovere esperienze “aperte al futuro prossimo”.

     Sono intervenuti all’incontro anche altri sacerdoti non direttori spirituali che per condividere  ”la mattinata di spiritualità” hanno affrontato varie difficoltà, anche per la notevole distanza da Cassano (la Puglia è lunga: ma nessuno si è lamentato).

     Ci sono stati alcuni Direttori… solo spiritualmente ma sinceramente presenti: non pochi di essi hanno giustificato la loro assenza motivata dal trasferimento dell’incontro, causa neve, e inviato messaggi di rammarico dopo aver ricevuto via Waths App le foto del gruppo partecipante.

I Direttori UAC della Puglia in ascolto per un ulteriore rafforzamento dell’Associazione in Puglia

     Si è parlato di tutto, anche del relazionarci meglio tra di noi per comunicazioni urgenti (attivando il gruppo whatsapp UAC Regionale), del rapporto che ogni Direttore Diocesano cercherà di creare o ri-creare con i futuri presbiteri della propria Diocesi presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, del rilancio dei Cenacoli, della validità di esperienze interdiocesane, dei laici “Amici dell’UAC”: soprattutto è stato concordato un Corso di Esercizi Spirituali che Mons. Mansi guiderà all’Oasi Santa Maria dal 4 all’8 febbraio 2019, aperto a tutti i presbiteri che ne faranno richiesta. Sarà una esperienza che consoliderà i vincoli di comunione e aperta al discernimento.

Il Presidente nazionale Mons. Luigi Mansi insieme al Responsabile regionale della Puglia Mons. Alberto D’Urso

   

Dopo l’ampio dialogo, il nostro Presidente Nazionale ci ha tenuto, infine, una breve Relazione, da par suo, che brevemente – lui stesso – ha così sintetizzato:

   “ Prendendo come spunto il discorso fatto appena pochi giorni fa dal Papa ai Preti di Roma. In particolare egli ha commentato la parte centrale del discorso del santo Padre, quello dedicato ai preti che vivono la “media età”, l’età in cui spesso tanti ideali apostolici si ridimensionano, l’appoggio della famiglia di origine si affievolisce, i genitori si ammalano, sovente anche la salute inizia a dare qualche problema. Il superlavoro dispersivo ci ha disabituati a prenderci cura di noi stessi proprio nel momento in cui ce ne sarebbe più bisogno.

Il Papa innanzitutto ci affida due testi che farebbero molto bene a questa età: un libro moderno, più vicino a noi, anche in dialogo con la psicologia, del monaco psicologo austriaco, Anselm Grün, La crisi della metà della vita. E poi un altro scritto: La seconda chiamata, del padre René Voillaume. Questo testo – dice il Papa – fa una bella esegesi della vocazione di Pietro, l’ultima, a Tiberiade: il Pietro della seconda chiamata. 

Il Papa, con molto realismo dice che questo momento della vita per il prete è un momento di molte tentazioni; è un momento nel quale ci vuole una necessaria trasformazione. Non si può continuare senza questa necessaria trasformazione, perché se tu continui così, senza maturare, fare un passo avanti in questa crisi, finirai male. Finirai nella doppia vita, forse, o lasciando tutto. Non ci sono più i primi sentimenti del tempo giovanile. E succede – perché questo è un problema umano – succede come nel matrimonio: non c’è più innamoramento. Ma rimane, quella sì, una cosa che dobbiamo cercare dentro: il gusto dell’appartenenza. Questo rimane. Il piacere di essere insieme a un corpo, di condividere, di camminare, di lottare insieme: questo, nel matrimonio e anche per noi. L’appartenenza. E allora devo chiedermi: Com’è la mia appartenenza alla diocesi, al presbiterio? Come per i coniugi: hanno perso tutto quello che era più giovanile, ma il gusto dell’appartenenza coniugale, questo rimane. E lì, cosa si fa?

Cercare aiuto, subito, dice il Papa. Se tu non hai un uomo prudente, un uomo di discernimento, un saggio che ti accompagni, cercalo, perché è pericoloso andare avanti da soli, in questa età. Non rimanere mai privo della guida spirituale. E, accompagnato dalla guida mi vivo il tempo ricordando che esso è:

  • E’ il tempo dei figli– aggiunge il Papa –, di vedere crescere i figli.
  • È Il tempo della fecondità, la verafecondità, non la fecondità finta.
  • E’ tempo della potatura: loro crescono, io aiuto e io rimango indietro.
  • È tempo di prove, di tentazioni diverse.
  • È il tempo di custodire il buon vino, perché invecchi bene. E direi anche che è il tempo dei primi addii. Che ci preparano al tempo dei grandi addii”.

     L’agàpe fraterna si è conclusa con…un fragolino che tutti hanno gustato e qualcuno rigustato.

                                                                                            Sac. Alberto D’Urso

                                                                                          Consigliere Nazionale

                                                                                         Responsabile Regionale